Cronaca

Orso morto, sulle tracce della verità

Proseguono a tutto campo le indagini del Corpo forestale per individuare eventuali responsabilità sulla morte dell'orso trovato ai margini della pista ciclabile nel comune di Pettorano sul Gizio: da questa mattina squadre di forestali stanno battendo l'intera zona frequentata dal plantigrado seguendone le numerose tracce lasciate lungo il suo cammino.

L'obiettivo é trovare eventuali esche avvelenate o altre carcasse di animali morti che potrebbero avvalorare ancora con più forza l'ipotesi dell'avvelenamento. Il corpo forestale ha inoltre provveduto ad ascoltare a sommarie informazioni i residenti che negli ultimi mesi avrebbero avuto incontri ravvicinati con l'orso.

Molto importante é stata l'acquisizione di un filmato girato con il telefonino da un giovane romeno che ha ripreso l'orso la sera prima del decesso, mentre stazionava sulla riva del fiume Gizio a poche decine di metri dal posto dove é stato poi trovato morto.

Intanto è arrivata la conferma che martedì mattina la carcassa dell'orso, che attualmente è custodita in una cella frigorifera della sede del Parco nazionale D'Abruzzo a Pescasseroli (L'Aquila), sarà trasferita nel laboratorio dell'istituto zooprofilattico di Grosseto per essere analizzata. Un passaggio decisivo dal cui esito dipende buona parte dell'inchiesta.