Marsica

Tagliacozzo, cronaca di una tragedia

di Gioia Chiostri

Dopo una strada completamente impraticabile, invasa da sassi, rovi e rovine, si arriva ad una montagnola, in mezzo ai boschi. Ad un chilometro di distanza dal luogo della tragedia, un crogiolo di persone – giornalisti, familiari, poliziotti, vigili del fuoco, volontari e agenti vari – in attesa di un verdetto. {{*ExtraImg_209102_ArtImgRight_300x300_}}Ieri, si è consumato l’ennesimo dramma marsicano. La vita di un paese è stata spezzata da due rombi di tuono, sentiti distintamente da tutta la popolazione della zona. Nessun terremoto o temporale in arrivo. Soltanto una probabile ‘disattenzione’– non ancora specificata nè confermata dalle indagini sulla causa dell’esplosione – nel maneggio di alcuni fuochi d’artificio, che avrebbe mandato in mille pezzi uno storico edificio tagliacozzano. 10 anni di attività. 10 anni di attenzioni, lavori e riconoscimenti. E’ bastato un attimo per cancellare il passato e con esso la quotidianità.

{{*ExtraImg_209103_ArtImgRight_300x192_}}Dal luogo del ‘posto di blocco’ si vedevano fumo, elicotteri dei vigili del fuoco che andavano e venivano e mezzi di ogni squadra percorrere quell’unica via di accesso alla collina innumerevoli volte. Tutti fermi in piedi sino alle 20 di sera. Tutti in attesa di un singulto dalle forze dell’ordine. Fianco a fianco con le famiglie, il dolore è passato da cuore a cuore. Nessuno se lo aspettava.

{{*ExtraImg_209104_ArtImgRight_300x300_}}Stamattina IlCapoluogo.it tornerà sul luogo della strage pirotecnica per veder scendere il sipario su questa brutta storia. Ritroveremo gli eroi dell’attimo colto al volo, come i vigili del fuoco, la protezione civile, i carabinieri, il corpo forestale dello stato. E ritroveremo quel senso angosciante di un destino beffato.

Intanto, nella comunità tagliacozzana, serpeggia l’incredulità. Molti paesani dicono di voler rimandare i festeggiamenti per il patrono del paese, Sant’Ascanio. Di proclamare il lutto cittadino e di rendere omaggio ai superstiti, coloro cioè che hanno avuto in sorte una chance di vita in più.

{{*ExtraImg_209105_ArtImgRight_300x223_}}Questa mattina, il recupero delle salme. La zona dell’esplosione è ancora interdetta e non vi si potrà accedere fino a mezzogiorno. A confermarlo a IlCapoluoog.it, la Protezione Civile.

«È amaro morire sul lavoro; si lavora per vivere. Cosa dire? - dice Don Claide Berardi, che è stato parroco proprio del comune di Tagliacozzo - Parlare può diventare retorica e luogo comune. Il silenzio stupito di fronte ad una morte assurda, Colui che può aiuti a trovare il senso o la pace».

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