Cronaca

L’ex ministro Scajola arrestato dall’Antimafia

L'ex ministro dell'Interno e delle Attività Produttive, Claudio "a mia insaputa" Scajola, è stato arrestato dalla Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria perché, secondo l'accusa, avrebbe favorito la latitanza di Amedeo Matacena jr, ex deputato di Forza Italia, condannato con sentenza definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Matacena è latitante a Dubai e, secondo gli inquirenti, tentava di trasferirsi in Libano con il supporto dell'ex ministro.

L'operazione è stata coadiuvata dai Centri Operativi e Sezioni Dia di Roma, Genova, Milano, Torino, Catania, Bologna Messina e Catanzaro che ha proceduto all'esecuzione di 8 provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, Olga Tarzia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia reggina, diretta dal Procuratore della Repubblica Federico Cafiero De Raho.

Come ricordiamo, Scajola è stato ministro dell'Interno dal 2001 al 2002, incarico che ha lasciato in seguito alle polemiche sulle sue dichiarazioni su Marco Biagi. E' stato quindi nominato ministro per l'Attuazione del programma e successivamente alle Attività produttive fino al 2006. A gennaio era stato assolto per la vicenda della casa al Colosseo.

Gli altri in manette. Sequestrati beni per 50 milioni di euro - Tra gli arrestati, oltre all'ex ministro, figurano personaggi legati al noto imprenditore reggino ed ex parlamentare Amedeo Matacena, pure colpito da un provvedimento restrittivo unitamente alla moglie Chiara Rizzo ed alla madre Raffaella De Carolis.

Sono in corso numerose perquisizioni in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia, oltre a sequestri di societa' commerciali italiane, collegate a società estere, per un valore di circa 50 milioni di euro.

Arrestato a Dubai e poi scarcerato: la storia di Matacena - È una parabola politica culminata con l'elezione in Parlamento la storia di Amedeo Matacena, l'ex deputato di Forza Italia latitante da quando è stato condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Matacena è un noto imprenditore, non solo calabrese, figlio dell'omonimo armatore, noto per avere dato inizio al traghettamento nello Stretto di Messina e morto nell'agosto 2003.

Nel processo a suo carico è emerso l'appoggio delle cosche di 'ndrangheta di Reggio Calabria per la sua elezione. Matacena era stato localizzato e arrestato a Dubai lo scorso agosto ma era tornato in libertà nell'ottobre successivo.

Berlusconi: non so i motivi ma sono addolorato - "Non so per quali motivi, non conosco nulla di questa situazione, ne sono addolorato". Così in diretta su Radio Capital, Silvio Berlusconi ha commentato la notizia dell'arresto.

De Raho: Matacena ha complicità ad alti livelli - "Amedeo Matacena godeva e gode tuttora di una rete di complicità ad alti livelli grazie alla quale è riuscito a sottrarsi all'arresto". Lo ha detto il procuratore della Repubblica Federico Cafiero De Raho commentando l'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex ministro. Scajola, secondo l'accusa, avrebbe aiutato Matacena a sottrarsi alla cattura in virtù dei rapporti che ha con la sua famiglia.

[i]Fonte: Globalist.it[/i]

Più informazioni