Salute alimentare, L’Aquila città faro

«Non vogliamo più avere sulla coscienza immani tragedie ecologiche per noi e per le generazioni future». E' l'appello che lancia il presidente dell'Ordine dei Medici, Maurizio Ortu, all'indomani del grande successo riscosso dal convegno “Inquinamento della catena alimentare – professione, ambiente, salute, sviluppo”, che si è svolto nei giorni scorsi al teatro Caniglia, promosso dallo stesso Ordine con la collaborazione del Comune di Sulmona e della FNOMCeO (Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi ed Odontoiatri), grazie al presidente, il senatore Amedeo Bianco.

Per la prima volta in Italia oltre 700 esperti di livello nazionale e internazionale si sono confrontati sul tema dell'inquinamento legato alla salute alimentare.

L'Ordine dei Medici, che ha fornito il [i]know-how[/i] del convegno, per bocca di Ortu fissa l'obiettivo: «La provincia aquilana sarà il riferimento nazionale per questi temi. Ogni anno sarà organizzato un incontro sull'argomento, come quello che ha riscosso enorme successo a Sulmona. Come ha sostenuto il senatore Amedeo Bianco, la salute non si può barattare con lo sviluppo economico. E' necessario integrare l'impegno delle professioni mediche con quello di altri specialisti per tutelare l'ambiente affinché non si ripetano i disastri ecologici di cui spesso si sente parlare. L'uomo non deve diventare vittima di se stesso e della sua capacità creativa: ai giovani va tramandato un patrimonio naturale e civile che non sia compromesso. Il tema di fondo, su cui dibatteremo anche nei prossimi mesi, è come rendere lo sviluppo sostenibile, accettabile, attenuando gli effetti sgradevoli dell'espansione che possono avere gravi ricadute sulla salute».