Attualità

Candy Crush Saga: le dolci verità

di Gioia Chiostri

Ultimamente, invece di contare le pecore, di notte, si contano le caramelle ingelatinate. Non fate orecchio da mercante cari caramelle-dipendenti. Pensavate di trovare nella calza della Befana, stamattina, un set di vite nuovo di zecca, nevvero?

Parliamo, ovviamente, di Candy Crush Saga, il gioco online dell’anno, con oltre 500 milioni di download e 150 miliardi di partite giocate. Numeri giganteschi, che crescono, inoltre, in maniera esponenziale e a ritmo quotidiano. E' la moda del momento in quanto a passatempo virtuale. I grandi eroi di quella che fu (pace all'anima sua) l'arte del duello di Ruzzle, hanno dato forfait.

Quello, almeno, permetteva di smuovere un poco il vocabolario quotidiano con l'ingegno del parolista; ma questo? Cos'ha di tanto speciale?

Innanzitutto, è figlio dell’antesignano Tetris e del più moderno Bejeweled ed è un puzzle, semplicemente, che si basa su una regola tanto semplice quanto categorica: allineare tre caramelle dello stesso colore in modo da farle esplodere. Però, la sua magia, di certo qua non s'è fermata. Ed ecco che Candy Crush permette anche degli abbinamenti più complicati, che danno vita a combinazioni di supercaramelle che facilitano, ma non sempre, il passaggio al livello successivo.

Come ogni gioco che si rispetti, poi, ha anche dei nemici perfidi (anche se talmente buoni...): la cioccolata che cresce come il prezzemolo, le bombe che fanno sprecare le vite, la gelatinosa sostanza che lede tutti i diritti di libertà delle povere caramelle ingabbiate: 'sporca dittatrice tirannica che ostacoli i miei piani di conquista', e quei lunghi percorsi, livello dopo livello, che sembrano davvero non finire mai.

Ma chi è l'ideatore di tanto sturm und drang della nostra vita tranquilla? E', udite, udite, un italiano (romano per la precisione) che di nome fa Riccardo Zacconi. 46 anni, emigrato negli anni Novanta in Germania e quindi a Londra dove è tra i fondatori della Kings.com della quale è amministratore delegato. Laureato alla Luiss, Riccardo Zacconi ha scalato la classifica delle persone più potenti nel settore dei media inglesi arrivando al cinquantesimo posto, dietro Rupert Murdoch e Larry Page di Google ma davanti a David Bowie e Marissa Mayer di Yahoo!. Un vero gladiatore delle arene virtuali.

Ma riannodiamo per un secondo le fila del gioco (e del suo guadagno): Candy Crush nasce su Facebook. Su Facebook è possibile aiutare gli amici [i]candy crusher[/i] regalando le vite utili ad andare avanti nel torneo (direi quasi essenziali). Ma (c'è sempre un ma), volendo, è possibile anche comprare gli aiuti: si parte dai 22 centesimi per una vita aggiuntiva fino a svariati euro per richieste più consistenti. Tirando le somme, quindi, Candy Crush genera introiti pari a 600 mila dollari al giorno, abbastanza per decidere di togliere anche la pubblicità.

Un vero monopolio milionario per l'azienda... In fondo, chi è che campa di sole caramelle? E quando si arriverà all'ultimo livello e il blocco psicologico giungerà a termine? Secondo le ultime indiscrezioni è in arrivo Farm Heroes Saga, in cui bisogna sconfiggere un procione che minaccia le colture di cipolle, fragole e carote. Niente paura quindi, ma occhio al portafogli: meglio salvarsi dal lupo mangia frutta finché si è in tempo.

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