Attualità

L’Aquila pronta a diventare ‘smart’

di Antonella Calcagni

Il progetto smart city oggi inizia il suo cammino, con la sottoscrizione dell’accordo di programma fra il Comune e l’Enel. La nuova rete sarà pronta in 30 mesi, il costo finanziato dal Cipe è di 16 milioni di euro e si inserisce nel più ampio progetto del rifacimento dei sottoservizi con tunnel ispezionabili che costerà circa 80 milioni di euro. A gennaio peraltro è prevista la pubblicazione del bando che prevede il secondo lotto.

L’Enel dunque fa la sua parte realizzando gli interventi di [i]smart grids[/i] «con l’obiettivo - ha spiegato il direttore della divisione Infrastrutture Reti Enel, Livio Gallo - di potenziare l’attuale infrastruttura di distribuzione dell’energia elettrica, garantendo in tal modo l’integrazione ottimale di nuovi impianti a fonte rinnovabile che saranno installati sul territorio cittadino e nuovi servizi. Tra questi interventi si annoverano: l’adeguamento di 6 cabine primarie che alimentano la città con moderni standard di protezione e controllo, l’adeguamento di 403 cabine secondarie con dispositivi smart (es. apparati di comunicazione su rete IP, nuovi apparati di controllo, organi di manovra motorizzati e tele controllati) e l’applicazione di dispositivi per migliorare l’efficienza complessiva del sistema (es. trasformatori a basse perdite). Inoltre, l’implementazione di un sistema di comunicazione a banda larga con la posa di circa 30 km di fibra ottica nel centro cittadino».

Fra i servizi: l’installazione di una rete di infrastrutture ad uso pubblico per la ricarica dei veicoli elettrici (50 punti di ricarica) e la consegna, a tutti i cittadini del Comune dell’Aquila (anche di Cagnano Amiterno e Scoppito), di dispositivi “Smart Info” (circa 50.000) che si interfaccino con il Contatore Elettronico e che rendano disponibili informazioni sui consumi elettrici e sull’eventuale energia prodotta e immessa in rete a diverse interfacce, quali dispositivi di visualizzazione per i consumatori (pc, smartphone).

«Abbiamo il dovere di ricostruire una città più dolce e intelligente, così come vuole l’Europa – ha sottolineato il sindaco Massimo Cialente – L’Aquila può indicare la strada all’intero Paese». L’assessore Moroni ha aggiunto che L’Aquila sarebbe la prima città smart in Europa. Soddisfatto il direttore dell’Ufficio Speciale, Paolo Aielli, che ha ripercorso la genesi del bando per i sottoservizi.