Attualità

Immigrazione: manifestazioni sindacati in Abruzzo

Per «non rimanere in silenzio davanti al ripetersi di tragedie come quella di Lampedusa e chiedere fermamente alla politica di intraprendere azioni concrete sul problema dell'immigrazione clandestina» i sindacati abruzzesi hanno aderito alla giornata nazionale di mobilitazione

promossa da Cgil, Cisl e Uil, con manifestazioni, sit-in, presidi e attività di volantinaggio nei principali centri dell'Abruzzo.

A Pescara la manifestazione si è svolta nel pomeriggio in piazza Primo Maggio. C'erano, tra gli altri, i segretari provinciali di Cgil e Cisl, Emilia Di Nicola e Umberto Coccia, e quello della Fnp-Cisl, Luigi Di Crescenzo, insieme a lavoratori e immigrati.

«La tragedia di Lampedusa - affermano Di Nicola e Coccia - si aggiunge alle altre decine che si sono consumate negli ultimi anni, costate la vita a oltre 20mila persone: esseri umani che hanno lasciato il loro Paese, fuggendo da guerre e persecuzioni, alla ricerca di una vita migliore».

Nel corso delle iniziative i sindacati locali hanno rilanciato le proposte delle organizzazioni nazionali: realizzare un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l'impegno dell'Unione Europea; istituire corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili, in condizioni di sicurezza, l'accesso all'asilo ed alle misure di protezione internazionale; riformare la legislazione sull'immigrazione e dotare l'Italia di

una legge organica in materia di asilo; contrastare la tratta di esseri umani, anche attraverso la collaborazione con i Paesi d'origine.

«Non resteremo in silenzio di fronte al ripetersi di queste tragedie - affermano i sindacati - Il mondo del lavoro si mobilita perché all'indignazione e al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete».