Politica

Cialente perde la pazienza

di Antonella Calcagni

Può capitare anche a un sindaco di perdere la pazienza dinanzi ai tempi lumaca per la realizzazione di opere che non possono attendere. Di recente il primo cittadino dell'Aquila, Massimo Cialente, ha inviato una nota interna a due assessori - Alfredo Moroni e Pietro Di Stefano - e a tre dirigenti - Chiara Santoro, Paola Giuliani e Mario Di Gregorio - al fine di avere chiarimenti sui tempi per la realizzazione di servizi e parcheggi al santuario di San Pietro della Jenca.

«Come noto a tutti, il 27 aprile del prossimo anno, Giovanni Paolo II verrà proclamato Santo – esordisce Cialente - E' quindi più che prevedibile che l'attuale affluenza di pellegrini al Santuario di San Pietro della Ienca, che già si registra alta, aumenterà notevolmente». «Da oltre due anni - aggiunge - è stata stanziata, in previsione di questo evento, la somma necessaria sia per la realizzazione dei servizi igienici che, soprattutto, dei parcheggi». Il primo cittadino chiede a che punto sia l’iter relativo alla realizzazione delle opere.

«Non avendo tempo per convocare una riunione alla mia presenza, anche perché non mi capita spesso di avere la gioia di registrare la presenza dei convocati alle riunioni proposte dal sindaco - spiega - Vi invito ad autoconvocarvi e, entro giovedì 17 ottobre, a rimettermi una relazione su quanto fatto finora da ciascuno di voi, oltre alle azioni che intendete intraprendere e al relativo cronoprogramma. Il sindaco, la giunta e il Consiglio comunale possono decidere cosa fare e provvedere allo stanziamento dei fondi necessari, ma, com'è noto, è compito degli assessorati e dei dirigenti, realizzare le opere».

Una nota molto dura, quella del sindaco: parole al vetriolo inaspettatamente rivolte a due assessori chiave della sua giunta, peraltro appartenenti allo stesso partito.

«Chiaramente ho bisogno del cronoprogramma perché, in caso prevediate tempi particolarmente lunghi, su Vostra richiesta scritta potrei provare a scrivere a Papa Francesco chiedendo un rinvio della Santificazione di Papa Wojtyla per gli anni che ritenete necessari per la ciclopica opera di realizzazione di parcheggi e servizi igienici a San Pietro della Ienca», conclude ironicamente Cialente.