Attualità

In fila indiana attraverso la Porta Santa

di Antonella Calcagni

Toglieteci tutto ma non la Porta Santa. In una riunione serale il Comitato ha deciso di riesumare la possibilità di lucrare il Perdono, (archiviata per qualche ora) lasciando passare i fedeli attraverso la Porta Santa. Poche ore prima il primo cittadino aveva lanciato l’ipotesi di lasciar passare i fedeli attraverso la porta laterale della facciata principale creando un percorso “altro” rispetto a quello tradizionale. Ciò, lo ricordiamo a causa della chiusura della basilica di Collemaggio dettata dalle pessime condizioni della parete della Porta Santa.

L’ipotesi lanciata da Massimo Cialente, tuttavia, non sembra aver entusiasmato né la curia né il comitato. Così dopo un sopralluogo serale alla presenza di Monsignor Giovanni D’Ercole si è deciso per una riabilitazione della Porta Santa. Il rischio, come ricordato dall’assessore Alfredo Moroni, sarebbe stato l’impossibilità di lucrare il Perdono alla luce del fatto che solo con un decreto del Vaticano sarebbe stato possibile individuare un’altra porta santa della basilica.

Il Comitato ha deciso che verrà realizzato un passaggio con tubi giunti e tetto spiovente, chiuso, attraverso il quale i fedeli, sinceramente pentiti e confessati potranno varcare la Porta Santa e ricevere il Perdono. Una soluzione di assoluta sicurezza che verrà adottata anche nei prossimi anni, finché il restauro non restituirà all’Aquila ed al mondo la straordinaria bellezza della Basilica di Collemaggio. Insomma si entrerà e si uscirà dalla Porta Santa in fila indiana. Non ci sarà neanche il tempo per recitare un’Ave Maria o un Padre Nostro. Il perdono tuttavia, assicura la Curia, sarà lucrato. Intanto tutte le manifestazioni religiose che da programma erano previste all’interno della basilica, saranno invece svolte all’esterno della stessa, comprese le liturgie legate ai riti di apertura e chiusura della Porta Santa.

A dettare cambiamenti sostanziali della manifestazione non sarà solo l’interdizione della basilica, ma anche la voglia di “Reformatio” della manifestazione. In pillole a pochi giorni dall’inizio della settimana del Perdono giunge anche un’altra novità di rilievo, frutto del [i]restyling[/i] storico “made” Walter Cavalieri. A partire da questa edizione della Perdonanza Celestiniana, il sindaco dell’Aquila non leggerà più la Bolla del Perdono, così come avveniva in passato. Nella ricostruzione storica, infatti, l’autorità civile portava la Bolla in corteo sino al piazzale di Collemaggio dove il prezioso documento veniva consegnato all’autorità religiosa che ne procedeva alla lettura.

Sarà pertanto l'autorità religiosa a dare lettura della Bolla di Celestino, com'è giusto che sia: è la Chiesa, infatti, a concedere il Perdono, non certo la Municipalità. Allora chi leggerà il sacro documento? L’arcivescovo, il Cardinale Calcagno o il rettore di Collemaggio? Intanto l’ordinanza di chiusura della basilica di Collemaggio ha “sfrattato” di nuovo il corpo del Santo contenuto nella teca in vetro. I resti mortali del Papa santo sono stati trasferiti nella chiesa appena restaurata di San Giuseppe de’ Minimi e lì resteranno fino alla fine dell’imponente lavoro di restauro che sarà avviato dall’Eni in seguito ad un contratto di sponsorizzazione.