Attualità

L’educazione dei ragazzi nel post-sisma

Domani 30 maggio alle 17, nella scuola secondaria di I grado “G. Mazzini” (L’Aquila, Via Salaria Antica Est), andrà in scena “Lo cunto serrà d’Aquila, magnifica citade...” spettacolo teatrale realizzato dai giovanissimi studenti dell’Istituto a conclusione di un laboratorio didattico della durata di 40 ore, in cui linguaggio teatrale, storia cittadina passata e recente, vissuti personali, bisogni e aspettative degli alunni, si sono incontrati per attivare una maggiore consapevolezza sulla situazione aquilana nel post-sisma e forme di cittadinanza partecipata.

Il laboratorio è stato condotto da un gruppo di studenti del dipartimento di Scienze umane dell’università dell’Aquila informalmente denominato “Il Teatro all’Improvviso”, con la partecipazione di docenti pedagogisti del Dipartimento, del vice-preside della Scuola professore Damiano Lupo e del personale docente della scuola.

Il progetto più ampio nel quale si inserisce, è “Laboratorio Città Junior” che ha compreso la Ricerca-azione intitolata “La generazione dei senza-città: L’Aquila, Educare per ricostruire”.

Il progetto è stato coordinato dai due pedagogisti aquilani e docenti dell’Ateneo aquilano, Maria Vittoria Isidori e Alessandro Vaccarelli, ormai impegnati da anni sul fronte dell’intervento pedagogico e didattico nei contesti di crisi, dentro e fuori dalla realtà cittadina.

Il Dipartimento di Scienze Umane dell’università dell’Aquila, diretto dal professore Alfio Signorelli, ha firmato convenzioni con il Comune dell’Aquila e con la Scuola “G.Mazzini-T.Patini” proprio sui temi della cittadinanza partecipata (responsabile: dottoressa L. Calandra) e dell’educazione nel post-sisma e intende, anche attraverso queste iniziative, contribuire alla ricostruzione del tessuto sociale, culturale e urbano della città.

La Scuola “Mazzini” in questi anni si è attivata, favorendo l’apertura pomeridiana dell’Istituto, fortemente voluta dal Dirigente Scolastico prof. Massimo Cococcetta e dall’intero corpo docente, con l’offerta di attività laboratoriali di alta qualità formativa, che hanno cercato di rispondere ai bisogni dei ragazzi e delle famiglie nel nuovo assetto post-sismico del territorio.