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«La Filca-Cisl non ha richiesto pagamenti ai lavoratori»

«La Filca-Cisl non ha richiesto alcun pagamento ai lavoratori, in merito alla vertenza dell’ex Cosmo di Sulmona. Le maestranze, che hanno intentato una causa contro l’azienda e contro la nostra organizzazione sindacale, sono state condannate dal Tribunale alla copertura delle spese processuali». A dichiararlo è Pietro Di Natale, responsabile Filca-Cisl della provincia dell’Aquila.

«I lavoratori, tra l’altro non rappresentati dalla Cisl – chiarisce Di Natale – al momento del passaggio alla nuova azienda, Cosmo Industrie, che aveva riassunto solo una parte degli operai, hanno deciso di intraprendere un’azione legale contro la Cosmo e le organizzazioni sindacali, chiedendo un risarcimento danni di 1 milione e mezzo di euro. Ricorso rigettato sia in primo grado di giudizio, che in appello. La Corte d’Appello dell’Aquila, rigettando la richiesta di risarcimento danni, ha addebitato alle maestranze il pagamento di parte delle spese processuali, pari a 9mila euro».

«Vale la pena ricordare – sottolinea Di Natale – come la Filca aveva dato ampia disponibilità a sostenere in proprio tutte le spese, anche in nome e per conto dei lavoratori, fino al primo grado di giudizio. Le spese legali liquidate dal giudice in appello sono dovute per legge agli avvocati di parte».

«La Filca -Cisl – conclude il segretario provinciale – ha sempre seguito la vertenza Cosmo, in tutti i suoi passaggi, garantendo massimo sostegno e disponibilità alle maestranze, anche a quelle non iscritte. Ma ciò non autorizza i lavoratori a pretendere che sia la nostra organizzazione a coprire tutte le spese scaturite dalla loro richiesta di risarcimento danni».