Anelka a Torino: Juve, che senso ha?

di Xavier Jacobelli

Con la benedizione del transfer Fifa, auguriamo di segnare valanghe di gol nella Juve ad Abdul-Salam Bilal, alias Nicolas Anelka, classe 1979, 185 gol in 562 partite da professionista. Sia chiaro: dal suo punto di vista, l’ex attaccante del Chelsea ha fatto benissimo ad accettare il contratto a tempo propostogli dal club campione d’Italia.

Ma la domanda del giorno, da girare a Corso Galileo Ferraris, è un’altra: chi glielo fa fare alla Juve?

Perchè
Del Piero è finito in Australia e i bianconeri ne hanno già presi due (Bendtner e Anelka) che, con rispetto parlando, non fanno metà Del PIero?

Llorente è un buon colpo, soprattutto rapportando costo dell’operazione, età e prospettive del bomber spagnolo, ma Llorente arriverà il 1° luglio, ci hanno detto. E Anelka?

Dice: è un elemento di classe ed esperienza internazionale, costa poco, è stato preso solo per sei mesi con un’opzione per la stagione successiva e ha gli stessi anni di Pirlo. A parte il fatto che, se vogliamo buttarla sulla carta d’identità, il francese è pure più vecchio di 2 mesi e 5 giorni, Pirlo è Pirlo e Anelka è Anelka. O no? Pirlo ha cambiato la storia degli ultimi diciotto mesi della Juve, è il colpo più bello della carriera di Marotta. Anelka, per ora,è un’incognita.

E poi: possibile che da un anno e mezzo, da quando il bravissimo amministratore delegato coniò la sciagurata, abusata, inflazionata definizione di top player che porta pure jella, la Juve schiacciasassi del campionato italiano, la Juve che grazie al proprio stadio ha triplicato il fatturato in una stagione, non riesca a prendere una superstar, un fuoriclasse, un asso degno della Juve?

E, poiché tutti hanno il massimo rispetto delle motivazioni economiche addotte per motivare l’insuccesso della ricerca internazionale, perché Del Piero è stato messo in condizione di andarsene? Perché era troppo ingombrante, certo. Ma, forse Del Piero non sarebbe stato prezioso per questa Juve che conosce come le sue tasche e che per 19 anni ha incarnato come lui nessuno mai? E che senso ha saltabeccare per mesi fra Van Persie, Suarez, Tevez, Drogba, Balotelli per ripiegare poi su Bendtner e Anelka?

Alla Juve la risposta. Un signore in Australia e milioni di tifosi bianconeri ai quattro angoli del globo l’aspettano fiduciosi.

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