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Insieme al futuro papà in sala parto

Oggi è considerato naturale che i futuri padri assistano al parto e alla nascita del loro bambino. Tanto naturale che nessuno si chiede se abbiano dubbi o paure: ce la farò? Potrò sopportare di vedere la mia compagna contorcersi dal dolore durante le doglie? Riuscirò a offrirle assistenza o sarò troppo spaventato? Queste sono alcune delle domande che i futuri papà si pongono.

Come prepararsi

Vicinissimi al corpo della donna, vicinissimi alla vita; la maggior parte degli uomini deve avvicinarsi lentamente alle novità. Nel vero senso della parola: cercano di sentire il loro bambino nella pancia, sono orgogliosi e rimangono di stucco quando sentono scalciare. Allo stesso tempo però il pensiero del parto li preoccupa non poco.

Non sminuite le paure degli uomini («Sono io che devo partorire, tu devi solo guardare»)! Crea una nuova intimità l’affrontare insieme il grande evento della nascita. E poi che l’uomo abbia paura per la sua donna e che si chieda come aiutarla durante il parto è una dichiarazione d’amore. Che cosa si può fare per superare le paure? Ascoltare l’esperienza di altri padri e poi chiedere informazioni al ginecologo e alle ostetriche.

Gli uomini possono (anzi, devono) rivolgere all’ostetrica domande personali anche prima del parto. Possono anche essere utili i video sulla nascita che mostrano chiaramente quello che i futuri genitori devono aspettarsi. Però è meglio non guardare questi video da soli, ma per esempio durante i corsi di preparazione al parto con le ostetriche. Così potranno porre immediatamente tutte le domande relative alle paure che sicuramente verranno loro in mente.

Durante il parto

Stando ai sondaggi effettuati durante i corsi di preparazione al parto, quasi nessun uomo è deciso fin dall’inizio a voler essere presente in sala parto. E ci sono future madri che aspettano fino a poco prima del parto per sapere se il proprio partner le accompagnerà. Non si tratta affatto del segnale di una relazione in crisi o di un segno di vigliaccheria. I dubbi espressi sono positivi perché evitano delusioni.

Inoltre il posto che spetta ai futuri padri nella sala parto è vicino alla testa della propria donna. Solo l’ostetrica e il ginecologo vedono come esce il bambino.

Il bambino è nato

Il primo sguardo al bambino è qualcosa di indescrivibile. Semplicemente un miracolo, un nuovo essere umano è venuto alla luce, qualcosa che ci appartiene ma che ha una sua identità. Anche quando molti uomini mormorano in modo piuttosto freddo: «Per fortuna c’è tutto», in genere sono sopraffatti dalle emozioni.

In alcuni Paesi i padri possono tagliare il cordone ombelicale (nessuna paura, non fa male al bambino), un gesto molto simbolico: la simbiosi di madre e figlio viene recisa, adesso anche il padre ne fa parte. Molti uomini affermano che la vicinanza durante le prime ore rappresenta un mattone importante per la costruzione di un buon rapporto con il bambino.

Fonte: Nostrofiglio.it