Politica

Mancini ‘scommette’ su L’Aquila Oggi

«“L’Aquila Oggi” non può essere una delle tante liste civiche “usa e getta”. La metà delle persone candidate appartiene all’Idv», come dire L’Aquila oggi è L’Italia dei Valori. Questa è la premessa di Angelo Mancini, che si appresta a rientrare in consiglio comunale in seguito alla sentenza del Tar, per spiegare che la stessa sentenza dei giudici amministrativi, di cui si attende a giorni la notifica, potrebbe stabilire che il suo gruppo di appartenenza in consiglio non può che essere quello dell’Aquila Oggi.

Il ragionamento è semplice: «se io prendo il posto di Fabio Cortelli è implicito che io debba rappresentare questo gruppo».

Per Mancini sarebbe peraltro rischioso lasciare vuoto un gruppo consiliare non rappresentato. «Potrebbe accadere quello che si verificò nella passata consiliatura con il gruppo della Dc che rimase senza rappresentanti – spiega – e poi ci fu un consigliere che confluì per fondare un monogruppo».

Insomma, l’obiettivo di Mancini è quello di fondare un unico gruppo consiliare L’Aquila oggi-IdV, tuttavia, se l’operazione non dovesse essere possibile, allora il preside resterà nel gruppo della la lista civica in attesa, magari, di cedere di nuovo il posto a Fabio Cortelli quando e se deciderà di presentarsi alle elezioni regionali.

Le regionali dovrebbero portare via dal consiglio anche altri big provocando una piccola rivoluzione. Angelo Mancini non lo dice esplicitamente, ma la sensazione è che continui ad essere una voce dal coro sia all’interno del consiglio comunale, sia nel suo partito dove alcuni conti potrebbero essere ancora aperti. Non teme di eclissarsi restando all’interno di L’aquila Oggi, lista civica che aveva avuto la benedizione già in occasione delle elezioni amministrative. Una lista civica che potrebbe trasformarsi per il preside in un rifugio bunker, difficile da assediare anche per il sindaco Massimo Cialente.

Mancini respinge inoltre il sarcasmo di Stefania Pezzopane in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale: «Forse l’assessore ricorda male – spiega Mancini – io non ho mai detto che avrei rifiutato di entrare in consiglio per far restare Cortelli. La decisione di entrare è stata il frutto di una lunga riflessione e di passaggi democratici all’interno dell’Italia dei Valori dove la momento la parola d’ordine è ricucire finché c’è ancora il filo». A.Cal.

[url”Torna alla Home Politica”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=204[/url]