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Corfinio: raccolta di firme per la reliquia di San Pelino

Corfinio (L’Aquila), 23 feb 2012 – Dopo la protesta, una raccolta di firme, da far giungere in Vaticano. L’hanno promossa gli abitanti di Corfinio, sindaco in testa, per impedire che il vescovo di Sulmona e Valva, Angelo Spina, prelevi parte della reliquia di San Pelino – custodita nella omonima cattedrale – per portarla nel santuario di Blinisht, in Albania. Poi, l’annuncio: «Da oggi ogni volta che monsignor Spina verrà a celebrare messa nelle nostre chiese, diserteremo la funzione restando a pregare nelle nostre case». «Si tratta di un vero e proprio sacrilegio, di una profanazione – hanno spiegato i fedeli – aggravata dal fatto che a compierla è il nostro Vescovo».

Al monsignore viene rimproverato, in particolare, di avere preso la decisione in maniera senza coinvolgere la comunità religiosa di Corfinio. «Sorprende questo atteggiamento così improvviso»  è stata la replica meravigliata del Vescovo, che ha confermato la volontà di andare avanti nell’iniziativa. «Il dialogo c’é stato, niente viene fatto di nascosto. Quindi serenità e tranquillità. I santi sono nostri amici e appartengono alla chiesa. I santi sono universali, sono di tutti. Per il momento abbiamo solo pregato e bisognerà continuare a farlo. Sospendiamo per ora il prelievo della reliquia, quando sarà il momento lo faremo e sarà la stessa comunità a venirlo a chiedere al Vescovo perché è una cosa bella. Dobbiamo imparare ad essere più universali e questa è la grazia che chiediamo».

IL PARROCO DALLA PARTE DEI FEDELI Il parroco di Corfinio, don Vincenzo Paura, si schiera al fianco dei fedeli nella vicenda delle reliquie di San Pelino. «Devo obbedienza al vescovo, ma le reliquie di San Pelino devono restare intatto – ha detto il prete nel corso dell’assemblea pubblica svoltasi questa mattina  alla presenza di una cinquantina di fedeli e del sindaco, Massimo Colangelo – La volontà dei fedeli è che la statua di San Pelino non sia toccata e per questo chiedo che il vescovo tenga conto di questa volontà aprendo un discorso sulla vicenda».

Anche il sindaco ha espresso la sua ferma volontà di tutelare la storia e le tradizioni del paese. «Si tratta di una iniziativa unilaterale – ha concluso – che non condividiamo e per questo invitiamo il vescovo a venire da noi per parlarne e per trovare una soluzione che però non contempli il prelievo delle reliquie»