Politica

Caccia: Corte Costituzionale boccia Regione Abruzzo

Roma, 10 feb 2012 –  «Le leggi di Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche e province autonome di Trento e Bolzano sui calendari venatori sono da considerarsi illegittime. Cade anche la strategia di alcune regioni di raggirare le indicazioni nazionali e comunitarie attraverso lo strumento della legge. Le regioni di conformino rapidamente alle regole di tutela ambientale, non solo per le deroghe ma anche per i calendari venatori». Lo affermano le associazioni Animalisti italiani, Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu-Birdlife Italia, VAS e WWF Italia a proposito della sentenza n. 20/2012 della Corte Costituzionale che, raccogliendo un ricorso del Governo, ha dichiarato illegittima la legge recante calendario venatorio della regione Abruzzo e ribadito la potestà esclusiva dello Stato in materia di tutela delle specie cacciabili. 

Questa fondamentale sentenza della Corte Costituzionale, la prima sulla materia, sebbene si riferisca in particolare alla legge della regione Abruzzo (che peraltro aveva cessato i suoi effetti) ha una esplicita portata complessiva e va a bocciare ogni regione che abbia inteso o intenda prevedere il calendario venatorio mediante una legge provvedimento, affermando invece l’obbligo di emanarlo esclusivamente con la forma dell’atto amministrativo. La Corte ha ribadito come «la selezione, sia delle specie cacciabili, sia dei periodi aperti all’attività venatoria, implichi l’incisione di profili propri della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, che fanno capo alla competenza esclusiva dello Stato» e dunque «il legislatore nazionale ha perciò titolo per imporre alle Regioni di provvedere nella forma dell’atto amministrativo, anziché in quella della legge».

La Corte ha anche sottolineato l’obbligo, previsto dalla legge 157/92, di emanare il calendario venatorio «entro e non oltre il 15 giugno di ogni anno». Un vincolo finora largamente disatteso ma che da oggi andrà rispettato strettamente.

CAPORALE (VERDI), VITTORIA SENZA PRECEDENTI. GRAZIE A CHI MI AGGREDI’ IN AULA – «La Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la legge della Regione Abruzzo 10 agosto 2010, n. 39 (Norme per la definizione del calendario venatorio regionale per la stagione venatoria 2010/2011), a seguito di richieste di impugnativa pervenute al Governo. Una richiesta è stata inviata a firma del sottoscritto in qualità di Consigliere regionale». Dichiarazione di Walter Caporale, Capogruppo dei Verdi al Consiglio Regionale. «E’ passato oltre un anno e intanto per la stagione venatoria 2010/2011 i cacciatori abruzzesi hanno cacciato senza regole. Questa è stata la tattica promossa in Consiglio regionale dai cacciatori abruzzesi che l’anno prima si erano visti bocciare con effetti immediati dal TAR Abruzzo la Delibera di Giunta sul Calendario venatorio per palesi irregolarità e illegittimità in riferimento alle specie cacciabili ed ai periodi di caccia. Le Associazioni ambientaliste e animaliste hanno dovuto subire una stagione venatoria di illegittimità ma intanto grazie a questa illegittimità riconosciuta alla legge abruzzese si è creato un precedente e tutte le Regioni italiane non potranno più approvare con Legge i Calendari Venatori ma solo con delibere di Giunta come è giusto fare quando si gestisce il Patrimonio Faunistico. Una vittoria senza precedenti e ringrazio quei colleghi consiglieri che non solo quando ho sconsigliato di approvare con legge il Calendario Venatorio non hanno voluto prestarmi ascolto ma mi hanno anche insultato e aggredito, sia durante le sedute della Commissione competente che durante il voto in Consiglio».