Cronaca

Terremoto Belice: ricostruzione, dal ’68 servono 433 milioni per finire

Palermo, 15 gen 2012 – 44 anni fa una scossa di 6.1 Richter, distrusse la Valle del Belice: 370 morti e circa 1000 feriti, oltre 70mila sfollati, fu il bilancio. Trapani, Agrigento e Palermo le province interessate, con 4 comuni rasi al suolo per intero (Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago), e altri 14 con danni gravissimi (Menfi, Partanna, Camporeale, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Santa Ninfa, Salemi, Vita, Calatafimi, Santa Margherita del Belice). 

Da allora la ricostruzione non  è ultimata, e dopo quattro decenni e mezzo servono per la ricostruzione pubblica 130 milioni di euro e 300 milioni per quella privata. Però il problema è sempre lo stesso, mancano i fondi. La popolazione è stanca di andare a Roma a chiedere quello che è e dovrebbe essere un diritto acquisito: riavere quello che non c’è più dallo Stato.

Ma oggi i giovani vanno via dal Belice, non vedendo speranze per i propri paesi e per la propria vita, paesi che diventano pertanto sempre più vecchi, sotto il profilo dell’età della popolazione residente. Dopo 44 anni resta un dato numerico: uno studio della Ragioneria dello Stato ha calcolato che per il Belice c’è stata una spesa di 12mila miliardi di lire, mentre il Friuli 29mila. E la ricostruzione aspetta, ma non spera più.