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L’Aquila: dopo il sisma aumento di depressione, consumo di alcool e fumo

L’Aquila, 10 gen 2012 – Nel cratere, a quasi tre anni dal sisma si beve e si fuma di più e si è più depressi e sedentari. Il dato arriva dal monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità che ha confrontato i dati sulla salute mentale e sui comportamenti a rischio degli abruzzesi prima e dopo il sisma e ha rilevato che «dopo 14 – 19 mesi dal terremoto, la frequenza di sintomi di sofferenza mentale è risultata maggiore di quella rilevata in precedenza». In aumento i casi di disturbo da stress post traumatico, depressione, consumo di alcol e fumo.

Su 957 intervistati, nel 4,1% dei casi è stato riscontrato il disturbo da stress post traumatico, una prevalenza dieci volte maggiore rispetto alla rilevazione precedente. La depressione (5,8% della popolazione) è stata diagnosticata in una misura quattro volte superiore a quella riscontrata prima del terremoto. I sintomi da umore depresso sono passati dall’8% al 15%, dopo il terremoto. La prevalenza dei fumatori nella regione è cresciuta dal 31,5% al 34% dopo il sisma. È cresciuto di un punto percentuale (dal 10% all’11%) il fenomeno del binge drinking, il bere per ubriacarsi assimilando una grande quantità d’alcol in poco tempo.

Quanto allo stile di vita, è aumentato il numero delle persone sedentarie, passato dal 19% del 2007-2008 al 39% dopo il terremoto e contemporaneamente sono diminuite le persone fisicamente attive: dal 42% al 32%