Sanità Abruzzo, Pd: Commissariamento strumento di potere per Chiodi

Pescara, 5 gen 2012 – «Non solo lunghissime liste d’attesa e una nuova emigrazione dei pazienti abruzzesi verso altre regioni: la stagione commissariale di Gianni Chiodi sta facendo tornare il partito delle tessere nella sanità, mortificando la professionalità di molti medici e operatori perbene e annullando gli sforzi per una gestione etica della cosa pubblica. Il commissariamento deve finire al più presto». Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci. «Mentre Chiodi lavora per posizionare i suoi uomini nei posti chiave – sottolinea Paolucci – non si hanno notizie dell’Agenzia sanitaria regionale, strumento decisivo per la programmazione delle politiche nella sanità ma che oggi non scrive neppure un rigo, così come non si hanno notizie del nuovo Piano sanitario, della rete di emergenza-urgenza, degli investimenti nella sanità territoriale, dei nuovi presidi, degli investimenti in innovazione tecnologica di cui la sanità ha urgente bisogno. Chiudono i reparti per mesi interi, il personale è sottodimensionato, ampi territori sono ormai sprovvisti

di un qualunque presidio, riprendono i viaggi della speranza: ma di questo Chiodi preferisce non parlare. La verità – conclude il segretario Pd – è che Chiodi sta utilizzando la sanità come strumento di potere, facendo tornare in auge modalità del peggior passato e umiliando il diritto dei cittadini ad un nuovo servizio sanitario efficiente».